Nocciolo
(Corylus avellana)


Nocciolo Nocciolo

FAMIGLIA: Corylaceae
NOMI COMUNI: Avellana, colea, nissoera, lonsole, bajuccola, coller, olanar, vellana, nuxedda.
LA PARTE ATTIVA: Le foglie e la corteccia dei rami.
QUANDO SI RACCOGLIE: Le foglie si raccolgono in luglio - agosto, senza il picciolo. La corteccia si ottiene in ottobre - novembre da rami di almeno due - tre anni: si stacca con un coltello e si divide in pezzi di 5 - 10 centimetri.
PROPRIETÀ: Astringenti, depurative, antiinfiammatorie, febbrifughe.
PRINCIPI ATTIVI: Resine, sostanze flavoniche, tannini, sostanze grasse.


COME SI USA LA PARTE ATTIVA

Dai frutti del Nocciolo si ottiene, per spremitura, un olio commestibile e gradevole; esso viene impiegato anche dall'industria cosmetica per le sue propietà emollienti.
Le foglie del Nocciolo hanno propietà astringenti e tonificanti dei vasi sanguigni e antidiarroiche per via interna; astringenti dei dotti sebacei e sudorali, antiinfiammatorie e cicatrizzanti per uso esterno.
La corteccia ha avuto impiego tradizionale come febbrifugo e astringente venoso.

USO INTERNO

Le foglie: Per turbe dell'apparato vascolare, infiammazioni intestinali, per depurare l'organismo.

Decotto: 2 grammi in 100 ml di acqua. Due - tre tazze al giorno.

USO ESTERNO

Le foglie: Per le irritazioni della pelle, delle mucose, delle emorroidi, per detergere piccole ferite e abrasioni in caso di emergenza

Decotto: 4 grammi in 100 ml di acqua. Fare sciacqui, lavaggi, gargarismi, applicare compresse.

USO ESTERNO

La corteccia: Per i vasi superficiali dilatati.

Decotto: 5 grammi in 100 ml di acqua. Applicare compresse imbevute di decotto.

USO COSMETICO

L'acqua distillata di rametti e foglie di Nocciolo può essere usata come tonico leggermente astringente in sostituzione di quella di Hamamelis. Con l'olio dei frutti si preparano ottime creme emollienti per le pelli aride.



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